martedì 25 dicembre 2012

Auguri di Natale!

Un augurio di cuore a tutti amici di "Sapori dalla Polonia" per un Natale  pieno di pace, felicità e armonia!

 

 
Wesołych Świąt Bożego Narodzenia

venerdì 21 dicembre 2012

Sernik / Torta polacca alla ricotta

domenica 9 dicembre 2012

Barszcz wigilijny z uszkami/Zuppa di barbabietole con tortellini ai funghi

La Vigilia di Natale si avvicina quindi è arrivato il momento per presentarvi uno dei piatti tradizionali polacchi.
In quel giorno sulla tavola  nella maggior parte delle famiglie polacche, tra cui la mia, non può mancare la zuppa di barbabietole rosse (barszcz) servita con tortellini ai funghi detti "uszka" (piccole orecchie).
Questo piatto può essere ottimo anche nelle fredde giornate invernali, proprio come in questi giorni.





Per preparare la zuppa di barbabietole (barszcz) occorrono:
  • 1 carota
  • 1/2 gambo di sedano
  • 1 cipolla media
  • 4 barbabietole rosse
  • 1-2 spicchi d'aglio
  • 2 foglie di alloro
  • prezzemolo
  • 1 cucchiaino di sale
  • 2 cucchiai di succo di limone
  • zucchero
  • 1 cucchiaino di maggiorana
  • pepe macinato
  • 2 litri d'acqua
  • inoltre il decotto di funghi preparato a parte (istruzioni nel testo davanti)

Sbucciate tutte le verdure, tagliate a piccoli pezzi la carota e le barbabietole e mettete tutto in una pentola coprendolo con 2 litri d'acqua. Quando acqua bolle aggiungete: un pizzico di sale, aglio, alloro, prezzemolo e maggiorana e fate bollire tutto sotto un coperchio per 1 ora circa a fuoco lento. Quindi filtrate il brodo e aggiungete mezzo bicchiere di decotto di funghi (vedi le istruzioni più avanti) e regolate con il sale, pepe succo di limone e un pizzico di zucchero.
Portate di nuovo tutto a ebollizione e spegnete il fuoco.
Se avete il tempo, potete preparare il barszcz un giorno prima così sarà più saporito.





Ecco le indicazioni per preparare uszka che servirete con la zuppa!

Ingredienti per il ripieno di uszka (circa 50 orecchiette)
  • 40 grammi di funghi secchi
  • 500 grammi di funghi champignon
  • 1 cipolla
  • sale
  • pepe
  • olio d'oliva oppure burro

Ingredienti per la pasta:
  • 500 grammi di farina
  • 1 uovo
  • 200 ml circa d'acqua calda ma non bollente
  • sale
Sciacquate i funghi secchi sotto l'acqua corrente e metteteli in ammollo per circa 1 ora. Quindi cuoceteli nella stessa acqua, sul fuoco basso per 1 ora circa, dopodiché scolate i funghi e tenete a parte l'acqua della cottura perché la riutilizzarete per preparare il barszcz.
Nel frattempo sbucciate e tritate finemente la cipolla, lavate e pulite i champignon e tritate anche essi.
Con poco d'olio o burro rosolate la cipolla, aggiungete i champignon e i funghi cotti, e rosolate tutto per qualche minuto. Aggiungete poco di sale e pepe. Passate questo composto per tritatutto e se serve regolate ancora con sale o pepe.




Su di una spianatoia mescolate la farina, l'uovo ed il sale, aggiungete poco alla volta l’acqua calda, un pizzico di sale e impastate.
L’impasto è pronto quando non si attacca alle mani o alla spianatoia.
Dividete l’impasto in quattro parti e stendete ciascuna finemente. Ritagliate dei quadrati di circa 5 cm. Mettete un cucchiaino di ripieno in ciascun quadrato, piegate a metà dandoli forma di triangolo, chiudete i bordi e ripiegate le due punte. Cuocete gli uszka in acqua salata per 3 minuti circa, saranno pronti quando galleggiano.
Dividete gli uszka sui piatti e coprite con il barszcz.









domenica 2 dicembre 2012

Boże Narodzenie / Parliamo di Natale




Ormai siamo a dicembre, il mese delle grandi feste. A casa mia, in Polonia, si festeggia il Natale secondo la cultura natalizia polacca.
I primi preparativi iniziano a metà dicembre, studiando bene il menù, preparando le lunghissime liste della spesa, iniziando le pulizie natalizie e a portare dalla soffitta tantissime scatole piene di addobbi natalizi: le palline di vetro decorate a mano da appendere sull’albero, le luci da interno ed esterno e tutto quello che serve per creare una magica atmosfera natalizia.

Oltre al solito l’albero di Natale, che va sempre posizionato in un angolo di salone in modo che le luci illuminano tutto l’ambiente, sui tavoli mettiamo i centri tavola (stroik) fatti di rami d’abete e decorati con candele e piccole palline di vetro.

 
I preparativi alla Vigilia di Natale a casa mia, come di solito in tutte le famiglie polacche, iniziano un giorno prima. Le donne iniziano a cucinare alcuni piatti più impegnativi, invece gli uomini addobbano l'esterno della casa.
La cena della Vigilia di Natale (Wigilia), inizia dopo il tramonto, esattamente nel momento in cui nel cielo appare la prima stella, secondo la tradizione polacca è il segno che si possa sedere al tavolo per cenare e che i festeggiamenti abbiano inizio. Non si tratta di un solito “cenone” ma di un momento di parole, di usanze e di cibi tradizionali.
Il tavolo attorno il quale ci si siede è coperto con una tovaglia bianca e apparecchiato con le posate e i piatti più belli che ci sono in casa. Al centro o in uno degli angoli del tavolo, si mette un poco di fieno secco come simbolo per ricordare che il Bambino Gesù nacque in una stalla di Betlemme. Sul fieno si mettono le statuette di Maria, Giuseppe e il Bambino (insomma un micro presepe) e pezzettino di opłatek - sfoglia di ostia, in sostanza la stessa che si utilizza nelle chiese durante la comunione. La tradizione dice di lasciare al tavolo un posto in più, apparecchiato per  un eventuale ospite che bussi alla porta. Questa, tra le tradizioni Natalizie, è una delle più rispettate dalle famiglie polacche.

Un’altra tradizione della Vigilia, tipica per le famiglie polacche è  quella di scambiarsi gli auguri prima di cenare. Con un pezzo di opłatek in mano, con ognuno dei famigliari ma anche degli amici, vicini ecc si scambia gli auguri di buona salute, felicità e di un sereno Natale. Facendo gli auguri ognuno stacca un pezzetto di opłatek che tiene in mano l’altra persona e poi lo mangia, in segno di unità con chi si ha davanti.



La tipica cena della Vigilia è composta da 12 portate (in rapresentanza dei 12 Apostoli) tra le quali non possono mancare: il pesce - spesso la carpa, i pierogi - diversi tipi, la zuppa di barbabietole con tortellini di funghi, i paszteciki, la verza con fagioli ed altro ad esclusione della carne. Da bere si serve una bevanda chiamata kompot, preparata con frutta secca (prugne e mele) e leggermente affumicata. A fine di cena non possono mancare i dolci, tra cui i più popolari ci sono: sernik e rotolo di semi di  papavero.                                                                  
Ovviamente le tradizioni culinarie della Vigilia di Natale variano secondo le regioni, e il menù dipende molto dalle origini di ogni famiglia.
Durante e dopo la cena si ascoltano oppure si cantano tradizionali canzoni di Natale (kolędy). Molti di questi canti sono antichissimi, i testi risalgono anche al ‘400 o ‘500, hanno diverse strofe e nonostante le parole semplici costituiscono per noi un tesoro culturale che chiarisce, spiega e rende più personale sia il senso religioso delle Feste sia la partecipazione alla nascita di Gesù.
A mezzanotte la maggior parte delle persone partecipa alla messa di Natale chiamata in polacco Pasterka e che vuol dire lo "sguardo dei Pastori", i primi ad accogliere la nascita di Gesù Bambino.
Si dice che durante questa Notte gli animali possano parlare e comunicare con gli uomini... sarà vero? 
Quando ero bambina, ogni anno aspettavo che qualche animale di casa mi parlasse ma non ho mai sentito neanche una parola ;)